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Il video che spiega i difficili test per ottenere la certificazione EN 966 dei nostri caschi

I caschi Icaro e la sicurezza

Non volare mai senza casco; la vita è troppo importante per perderla per una stupida mancanza

Indice

Le certificazioni E.N.


Ciascuno sport ha caratteristiche ed esigenze specifiche, in base alle quali viene realizzato il casco più adatto.
Nel caso dei caschi per volo in deltaplano, parapendio ed ultraleggero, i metodi di collaudo – specificati dalla normativa per la certificazione EN 966 – sono estremamente rigorosi.

Per prima cosa, ogni modello viene provato e collaudato separatamente (come potete vedere nel video in questa pagina).
L'intero processo di certificazione viene inoltre ripetuto per ogni taglia della calotta esterna: un requisito all’apparenza superfluo ma, in realtà, estremamente necessario.
Per il collaudo delle taglie più piccole (dalla 55 alla 59) viene infatti utilizzata una testa di prova di sagoma più piccola e peso inferiore rispetto alle taglie più grandi (60 e 61), per le quali viene utilizzata una testa di prova più grande e pesante.
Ad un maggior peso della testa corrisponde una maggiore quantità di energia da assorbire in caso di urto: per le taglie più grandi è necessaria quindi una calotta interna in polistirolo di spessore maggiore, con la protezione extra fornita da strati supplementari nella calotta esterna.
Un casco più grande è anche, di necessità, più pesante – altro elemento da tenere in considerazione sia in fase di design che nel collaudo ai fine della certificazione.
Lo stesso discorso vale per i caschi realizzati impiegando materiali differenti: ad esempio, la fibra di vetro presenta una resistenza agli urti diversa dalla fibra di carbonio.
In concreto, un casco come il nostro nuovo NeroHero richiede ben quattro distinte procedure di certificazione, oltre che un notevole impegno di risorse.
Ma come sempre, sul tema della sicurezza non ci tiriamo mai indietro.

Tutti i nostri caschi sono collaudati e certificati da CSI, ente accreditato presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con certificazione riconosciuta in tutta Europa.
Su questo sito, per ciascun modello di casco troverete indicata in fondo alla pagina la sua certificazione, con la completa documentazione delle prove svolte.

I caschi Icaro per nuove categorie di sport


Abbiamo un’esperienza trentennale nella costruzione di caschi per gli sport aerei.
Ora produciamo anche caschi per altre discipline sportive, con le rispettive certificazioni:

I principi della protezione della testa


Un casco protegge la testa perché riduce l'intensità di decelerazione della testa durante un impatto tramite l'assorbimento dell'energia cinetica. Nel caso di un impatto leggero, il valore della decelerazione è diminuita dalla compressione progressiva dello strato interno elastico di imbottitura in poliuretano espanso. Nel caso di un impatto più forte, la decelerazione è attenuata dalla deformazione permanente della calotta interna in polistirolo espanso. Quando l'impatto è molto violento, l'unico modo per assorbire l'energia cinetica è tramite la rottura controllata della calotta rigida esterna. Per questo motivo, una calotta esterna molto rigida e infrangibile potrebbe non offrire la protezione migliore; anzi, potrebbe addirittura peggiorare la pericolosità di un impatto, aumentando l'intensità della decelerazione per l'effetto rimbalzo.

I produttori di caschi scelgono il materiale e lo spessore ottimale della calotta esterna secondo il principio della rottura controllata in modo che l'assorbimento di energia cinetica sia il massimo possibile. Lo stesso principio è applicato nell'industria automobilistica: in caso di collisione, la parte anteriore o posteriore dell'auto collassa progressivamente, assorbendo l'energia dell'impatto, mentre il compartimento passeggeri rimane intatto, proteggendo le persone a bordo. E' quindi del tutto normale che la calotta esterna di un casco si rompa durante un impatto forte, per assorbire l'energia e ridurre la trasmissione dell'energia alla testa. E' anche per questo che un casco va maneggiato con cura, anche se, detta così, può sembrare un po' strano. Quando non è in uso, è importante riporlo in modo che non sia sottoposto a forte pressione, soprattutto per quanto riguarda la mentoniera e le aree temporali, le parti che dovrebbero rompersi progressivamente in modo da fornire la protezione ottimale nel caso di un impatto gravoso. Se il casco va sottoposto deliberatamente a una pressione forte, in particolare quando la mentoniera viene spinta all'indietro, è probabile che si formino delle crepe nella superficie verniciata. In caso di impatto violento, il casco deve rompersi in queste aree!

Un'ultima considerazione riguarda il fattore leggerezza. La motivazione per cercare la leggerezza nella costruzione di un casco per il volo libero non riguarda soltanto il peso complessivo dell'ala e il pilota, ma è legata soprattutto alla sicurezza. Un casco pesante ha un’inerzia più alta e quindi aumenta il rischio di trauma al collo durante un impatto.

La struttura di un casco


Un casco ha una calotta esterna in materiale composito a base di fibre, e una calotta interna deformabile in polistirene espanso. La parte più interna è costituita dall'imbottitura morbida in poliuretano espanso con rivestimento in tessuto traspirante ed anallergico; l’imbottitura aumenta il comfort e permette l'adattamento perfetto alla testa tramite componenti di rivestimento sostituibili. In alcuni caschi il rivestimento interno è rimovibile e lavabile e altri sono forniti di prese d’aria per la ventilazione interna. Di solito il cinturino sottogola ha un sistema di sgancio rapido, con delle strisce di velcro che tengono ferme le estremità dei nastri. La visiera fornisce una protezione maggiore contro l'aria fredda e la luce intensa, e può essere anti-condensa. In modo analogo agli occhiali da sole di alta qualità, la visiera è formata da una serie di strati tecnici, e va trattata con cura per prevenire i graffi. La visiera va sostituita quando i graffi superficiali impediscono la perfetta visione.

Utilizzo del casco


Quando avete scelto il casco più adatto, è importante indossarlo nel modo giusto. Un casco che calza la testa a perfezione aumenta la sicurezza, a condizione che il cinturino sia allacciato e regolato, e che portate il casco sempre durante l'attività sportiva. Anche se un casco non può garantire la protezione totale della testa in qualsiasi impatto, questo non giustifica volare senza casco.

Prima di utilizzare il casco, leggete le istruzioni e seguite i suggerimenti che spiegano come regolare la calzata alla perfezione. Allacciate sempre il cinturino sottogola, perché un casco slacciato cadrà al primo impatto, lasciando la testa pericolosamente esposta durante gli impatti successivi, e potrebbe persino cadere durante il corso del volo. Non allacciate il casco utilizzando soltanto i nastri Velcro, perché questi non sono il sistema principale di fissaggio, ma servono soltanto per fermare le estremità del cinturino. Se abitualmente ponete il casco nell'imbrago per il trasporto prima e dopo il volo, non sederci sopra, e assicurate che non venga esposto alla pressione causata dal peso di altri imbraghi e borse.

Per essere sicuri delle prestazioni massime, non modificare il casco in alcun modo, per qualsiasi motivo. Il casco può essere gravemente danneggiato da vernici, pitture, qualsiasi tipo di solvente, o da calore eccessivo. Per questo motivo, è importante non aggiungere decorazioni dipinte, non pulirlo con benzina o solventi, non lasciarlo a lungo esposto al sole. Se il casco ha un visore, quest'ultimo va cambiato se la visione venga ostruita da graffiature.

Un casco non ha una durata predeterminata e offrirà una protezione ottimale per molti anni. Comunque, è buona regola sostituirlo ogni cinque anni in modo da sfruttare i benefici offerti dalle ultime ricerche. In questo campo, come in tutti i settori, le prestazioni migliorano sempre grazie alle attività costanti di ricerca e sviluppo condotte dalla Icaro 2000 e da altri produttori.

Se il casco subisce un urto, di qualsiasi entità, va sostituito anche nell’assenza di danni visibili. Se indossavate il casco durante l’urto, la calotta interna si sarà in parte deformata durante l’impatto. Se non lo indossavate ed è semplicemente caduto per terra, delle microfratture invisibili potrebbero essere comparsi nella calotta esterna, riducendo la sua capacità di assorbire impatti più gravi.

In caso di incidente


Se assistete ad un incidente, mantenete la calma, e segnalatelo immediatamente, se possibile chiamando l’ ambulanza (numero di telefono 118 in Italia) oppure il servizio di soccorso in montagna. Non spostate mai l’infortunato, a meno che non corra pericoli maggiori. Solo il personale medico qualificato sa come trattare un ferito. Se ha una lesione alla spina dorsale, muoverlo potrebbe significare danneggiare il midollo spinale, paralizzando l’infortunato a vita. Se indossa il casco, non toglietelo, ma aprite la visiera per facilitare la respirazione. Mantenetelo calmo e se possibile copritelo, perché lo shock provoca brividi e la sensazione di aver freddo. Non somministrate bevande alcoliche. Tamponate le ferite che sanguinano copiosamente, proteggendo le vostre mani, avendo cura poi di eliminare guanti o garze se si sono sporcati di sangue. Non applicate legacci, perché se sbagliate la posizione di un legaccio potreste peggiorare la situazione. Non caricate mai un infortunato su un’auto privata, ma aspettate l’ambulanza.